Nunziatini all’inter. Parla il suo ex allenatore Stefano Brondi
Francesco Nunziatini e il suo sogno realizzato di giocare in campo
Continuare a studiare, ma rincorrendo anche il suo sogno più grande. Tanti sacrifici, come quello di percorrere il tragitto Grossetto-Livorno andata e ritorno con tanto di allenamento post viaggio. Fatica e sudore. Ma senza pesi nel cuore. In quelle tre ore di viaggio, Nunziatini si dedicava anche alla studio. Un solo difetto: quello di essere l’unico con certi valori nella rosa di calciatori di Stefano Brondi. Così l ha definito il suo ex allenatore ai tempi dell’Under 15 del Livorno. Addirittura troppo educato per il campo, poichè nel calcio serve anche competizione. Si scusava per un fallo commesso troppo duramente. Ma questo non serviva. In campo si trovano ragazzi furbi che arrivano da realtà differenti e complesse.
Brondi e il merito di Nunziatini: il miglior allenatore
L’insegnamento di Brondi è servito molto a Nunziatini, che ora scende in campo con tutta un’altra sicurezza riguardo il suo potenziale. L’ha dimostrato anche durante il match contro il Real Madrid, chiudendo la partita con un gol in rovesciata. Tempi di inserimento perfetti e giocate pulite, oltre ad un’ottima struttura. Queste le sue doti più grandi secondo l’ex allenatore. Ma sempre mantenendo la sua umiltà anche in campo. Un interno di centrocampo, anche se molti allenatori lo hanno impostato da difensore centrale, ma più per nascondere delle falle della squadra, rischiando di svalorizzarlo. Brondi ha sempre cercato soltanto di rispettare le sue caratteristiche, unico vero obbiettivo che dovrebbero avere tutti gli allenatori con le giovani promesse. Un merito che molti giocatori dovrebbero riconoscere, proprio come ha fatto Nunziatini, che infatti lo descrive come l’allenatore che più lo ha migliorato.
L’occasione al momento giusto con l’Inter
Se vuole trovare dei difetti, è quello di essere un po’ timido e di sentire troppo il peso di qualche partita importante. Come è capitato quando sbagliò dagli undici metri dopo aver giocato una partita perfetta e per questo perdere una semifinale scudetto ai calci di rigore. Brondi lo trovò negli spogliatoi in lacrime. Forse un po’ troppa umiltà che gli fa perdere di vista tutte le qualità che in realtà possiede. Per questo motivo gli ha sempre ribadito che la prestazione deve cercarla nella sua testa. All’ Inter è arrivato al momento giusto e qua potrà perfezionarsi e crescere. Poi si capirà quale sarà il suo percorso. Ma non poteva di certo rifiutarsi. L’hanno scorso è stato contattato anche dalla Fiorentina. Ma non se ne fece nulla. Questa è la sua occasione. Con l’Inter.
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Nunziatini come…?
A chi potrebbe somigliare? Sempre Brondi afferma di essere un calciatore simile a Duncan, ma più bravo in zona gol. Non tanto per il talento. Ma come lui ha corsa e capacità di inserimento. Fortissimo di testa e con grande resistenza, non sente la fatica e ai piedi ha circa 7 gol almeno a campionato.
Anche Interello condivide l’opinione di Brondi
Fantastici anche i report arrivati da Interello. Analisi condivisa anche con Brondi: Nunziatini è nato per fare questo. Sa ascoltare e ha la testa da professionista. Un ragazzo d’altri tempi. Rimane comunque umile, pulito e semplice sia nei pensieri che nei modi di fare. Un personaggio che sembra non faccia nulla per farsi notare ma che ha tutto per farsi ricordare. L’Inter avrà quindi l’onore di portarlo al salto definitivo.