Alla scoperta del Cilento

Cilento: terra campana di colline e di ulivi tutti a specchiarsi nel blu del mar Tirreno. Da sempre crocevia di popolo e tradizioni è attraversata da vivaci torrenti, folto boschi di lecci e di castagni. Un paesaggio che si perde tra paesini abbarbicati alle rocce sino a piombare sulle rive del mare. Proprio al suo interno sorge lo spettacolo del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ricco di siti archeologi tra Paestum e Velia, oltre alla Certosa di Padula. Vediamo insieme le ricchezze di questa terra tutta da scoprire.

Paestum

Considerato tra i più importanti complessi Monumentali della Magna Grecia, conosciuta dalla sua fondazione come Poseidonia, in onore di Poseidone e devotissima a Era e Atena, Paestu, è famosa per gli innumerevoli reperti e manufatti decorativi, visibili all’interno del Museo Archeologico Nazionale. Di estrema magnificenza i tre templi di ordine dorico ancora in ottime condizioni, tanto da essere considerati esempi unici dell’architettura della magna grecia. Sono il Tempio di Nettuno, del 530 a. C, il più grande della città, dedicato ad Hera e costruito in arenaria. Poi c’è il Tempio di Athena del 500 A.c. conosciuto anche come il Tempio di Cerere e infine la Basilica, del 540 a. C. che in realtà si tratta di un tempio dedicato ad Hera.

Elea – Velia

Della città di Velia, dal greco Elea, antico centro della Magna Grecia, fondata nel VI secolo a.C., restano l’area portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l’Agorà, l’Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico. Di indiscusso valore Porta Rosa, prestigioso monumento che svolgeva la duplice funzione di collegamento dei due quartieri della città, e di viadotto congiungente le due sommità dell’acropoli.

La Certosa di San Lorenzo di Padula

Il monastero è stato fondato nel 1306 e ha al suo interno il più grande chiostro del mondo di circa 12000 metri quadrati nonché contornato da 84 colonne. Barocca la parte principale, occupa una superficie di 51500 chilometri quadrati ove sono edificate più di 300 stanze. La certosa, attualmente, ospita il Museo archeologico provinciale di Lucania occidentale, famoso per la presenza e le collezioni di reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Padula e di Sala Consilina.