Pallone d’oro a Dembélé, Yamal dovrà ancora attendere il suo momento
La notte magica del Pallone d’oro ha incoronato Ousmane Dembélé come miglior giocatore al mondo. Il campione francese ha ricevuto il prestigioso trofeo direttamente dalle mani della leggenda Ronaldinho e poi lo ha baciato con emozione, proprio come aveva fatto il 31 maggio scorso a Monaco dopo aver conquistato la Champions League con il Paris Saint-Germain. Tra le donne, il premio è andato per la terza volta consecutiva alla talentuosa centrocampista spagnola Aitana Bonmatí del Barcellona, campionessa del mondo nel 2023. Sul palco del prestigioso théâtre du Châtelet di Parigi, Dembélé ha dichiarato visibilmente emozionato: «È stato davvero un anno incredibile per me. Scusatemi, sono un po’ stressato in questo momento, non è per niente facile gestire tutte queste emozioni». Gli appassionati di gioco online possono dare un’occhiata a Winsane Italia per scoprire le migliori opportunità di intrattenimento digitale con bonus esclusivi disponibili sulla piattaforma.
Il duello finale tra Dembélé e Yamal
Il testa a testa finale si è giocato all’ultimo voto disponibile tra due candidati d’eccezione. Da una parte il giovanissimo prodigio diciottenne del Barcellona Lamine Yamal, che ha chiuso una stagione straordinaria con 18 gol realizzati e ben 25 assist forniti ai compagni vincendo tutto in Spagna tra Liga, Coppa del Re e Supercoppa. Il talento blaugrana non è però riuscito a sollevare la Champions League, eliminato in semifinale da una straordinaria Inter in stato di grazia. Yamal è arrivato poi fino alla finale di Nations League con la nazionale spagnola, ma anche in quell’occasione non è riuscito a conquistare il trofeo, andato al Portogallo dopo i calci di rigore. Chi segue con interesse le dinamiche di mercato può approfondire la situazione di Carboni seguito da De Zerbi per rinforzare la propria squadra con un giovane talento emergente.
I numeri impressionanti del vincitore francese
Dall’altra parte, il vincitore Ousmane Dembélé presentava statistiche ancora più impressionanti. Con 35 gol segnati e 16 assist preziosi forniti, il ventottenne attaccante della nazionale francese ha messo insieme numeri personali davvero eccezionali durante tutta la stagione. Ma soprattutto è stato capace di mettere queste prestazioni al servizio della squadra parigina. Oltre ai tre titoli nazionali conquistati (Ligue 1, Coppa di Francia e Trofeo dei campioni), «Dembouz» come viene soprannominato dai tifosi ha conquistato la Champions League tanto agognata con il Paris Saint-Germain dopo anni di tentativi falliti. La sua trasformazione personale a partire da gennaio 2025 — passando da giocatore impreciso sotto porta a cannoniere infallibile e letale — è stata anche quella dell’intero Paris Saint-Germain che ha cominciato finalmente a mettere a frutto il consueto enorme possesso di palla vincendo partite su partite.
I premi collaterali della serata parigina
A parte il passo falso americano con la finale della Coppa del mondo per club persa contro il Chelsea, il Psg ha vinto praticamente tutto durante la stagione ed è stato quindi proclamato meritatamente ieri sera «club dell’anno». Il premio è stato ritirato dal presidente qatarino Nasser al Khelaifi, che ha avuto l’eleganza di ringraziare nel suo discorso anche «Gigio» Donnarumma. Il portiere italiano ha vinto per la seconda volta il prestigioso premio Yashin dopo aver regalato la Champions al Psg grazie alle sue fenomenali parate. Tuttavia a fine stagione è stato messo fuori rosa («avrei davvero preferito restare al Psg», ha dichiarato ancora ieri sera Donnarumma con evidente rammarico) per decisione tecnica irrevocabile del coach Luis Enrique, anche lui premiato ieri sera come miglior allenatore dell’anno.
L’assenza dei campioni del Psg alla cerimonia
I tifosi erano letteralmente arrampicati sugli alberi ieri sera davanti al prestigioso théâtre du Châtelet parigino per vedere l’arrivo delle grandi star del calcio mondiale. Ma molti campioni del Paris Saint-Germain non erano presenti alla cerimonia perché invece di calcare in smoking il tappeto rosso correvano sull’erba del Vélodrome di Marsiglia nel Classique del campionato francese. Quest’anno il Psg aveva ben otto giocatori candidati al Pallone d’oro, e cinque sono finiti tra i primi dieci della classifica finale, ma solo gli infortunati hanno potuto partecipare fisicamente alla premiazione. La partita con il Marsiglia rinviata domenica per il maltempo è stata disputata lunedì sera come da regolamento applicato forse con zelo eccessivo. Il Psg ha perso 0-1 per la prima volta dal 2011. Premio di consolazione comunque importante: Pallone d’oro Under 21 per il secondo anno consecutivo assegnato a Lamine Yamal.