Serie A, 14 giornata: che batosta per il Napoli
La quattordicesima e quindicesima giornata di campionato serie A rappresentano per il Napoli due tappe importanti di questa prima metà della stagione. Infatti prima ha giocato contro l’Inter e poi gioca con la Juventus. Primo avversario affrontato, che batosta! E la sconfitta tre a zero arriva dopo giornate discrete, turni del campionato dove tra pareggi e vittorie è riuscita a conquistare ventiquattro punti e rimanere al quinto posto, sopra la scalciante Fiorentina e sotto la Roma di Lukaku e Dybala. I primi quattro posti sono conquistati da Inter, Juventus e Milan, poi la Roma. Ai vertici solo una sconfitta, i rossoneri tre contro l’uno di Juventus e Inter. Per la squadra campione in carica un momento così ci può stare, a questo punto corre mantenere il risultato e fare forza per ottenere almeno il pareggio con la Juventus. Clicca qui per scoprire pronostici e quote.
La partita contro l’Inter
Il Napoli ha giocato con formazione 4-3-3. Giocatori: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Oestingaard, Natan; Elmas, Lobotka, Anguissa; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. A disposizione diversi giocatori, tra cui Simeone, gollini, Gaetano, entreranno per cambi: Zielinski, Zerbin, Lindstrom, Raspadori.
L’Inter ha schierato schema 3-5-2, formazione che ha queste caratteristiche: solidità difensiva, larghezza e profondità, controllo di centrocampo, combinazioni offensive, gioco su fascia grazie a terzini versatili, adattabilità nel gioco. I giocatori schierati: Sommer; Acerbi, De Vrij, Darmian; Dimarco, Mkhitaryan, Calhanoglu, Barella, Dumfries; Martinez, Rhuram. Per le sostituzioni sono entrati Cuadrado, Arautovic, Frattesi, Augusto, Bissek.
La partita dal punto di vista tecnico
Le statistiche descrivono un Napoli prorompente in capo su possesso palla, passaggi, precisioni, pochi falli e minor numero di fuori gioco, superiorità di calci d’angolo, tanti i tiri totali, parita nei tiri in porta, quindi le possibilità per il Napoli ci sono state e forse la difesa interista è stata superiore. I goal della vittoria interista non sono arrivati subito ma dal 44 minuto, quindi quasi dal secondo tempo. PRima rete di Calhanoglu, poi al 61 Barella e all’85 Thuram. Decisivi anche gli assist di Cuadrado, “stoppa un gran pallone in area e crossa basso al centro”, di Martinez, cross basso di Lautaro che supera due avversari, di Barella nel primo goal, “cross di Dimarco, sponda di dumfrie per Barella che scarica per il turco, conclusione potente dal limite che batte Meret”. Insomma, l’Inter ha dato spettacolo nelle sue tre reti. Qui potete vedere il video della sintesi.
I giocatori che hanno fatto rete
Hakan Çalhanoğlu, Nicolò Barella e Marcus Thuram sono pilastri cruciali nell’Inter, contribuendo con stili unici. Çalhanoğlu, il mago turco del centrocampo, con visione e precisione nei passaggi, scuote le difese avversarie. Barella incarna l’energia pura, combattivo e creativo, è il motore del gioco interista, guidando l’azione con grinta e intelligenza tattica. Marcus Thuram, la recente aggiunta, porta potenza e versatilità in avanti, sfidando costantemente le difese rivali. Questi tre giocatori, con abilità distintive, tessono una trama di talento e determinazione nell’Inter, contribuendo alla sua brillantezza sul campo.
Una partita non senza polemiche
Molto delusi gli azzurri per questa sconfitta, si legge dai giornali online l’insieme di polemiche che accompagnano questo importante match che precede il prossimo avversario forte, la Juventus.
Le proteste furibonde sono state duite negli spogliatoi, racconta sportmediaset. Contro Davide Massa per l’arbitraggio. Dirigenza e calciatori fanno volare parole pesanti, adesso bisogna constatare nel dettaglio parole e autori di frasi, fatto sta che rimane il ricordo della rabbia a fine partita. C’è un timore, gli ispettori federali potrebbero non aver preso bene alcune reazioni, timore di squalifiche. Areanapoli riporta alcune conclsuioni di Fabio Baldas, ex arbitro internazionale. Non parla male di Massa e nemmeno delle due squadre, anzi, afferma che hanno avuto comportamenti super corretti”. “Poi l’episodio di Lautaro ha cambiato tutto – dice – era viziato da fallo. Massa era troppo vicino alla trattenuta e non è riuscito a visualizzare bene l’episorio”. L’ex arbitro richiama il ruolo di Var in questo caso, poi sminimizza il rigore di Osimhen, “si poteva fare come non si poteva fare”, quindi rabbia e polemica sul primo goal.