Mads Pedersen e i protagonisti del Giro d’Italia 2025
Nato a Lejre nel 1995, Pedersen è esploso nel grande ciclismo nel 2019, quando ha vinto a sorpresa il Mondiale su strada nello Yorkshire. Un successo che ha segnato l’inizio di una carriera solida, costruita tappa dopo tappa, anno dopo anno, grazie alla sua determinazione e a una capacità di adattamento che lo rende competitivo sia nelle classiche del nord sia nelle grandi corse a tappe. Con la sua Lidl-Trek, ha vinto nel tempo tappe al Tour de France, alla Vuelta e ora, al Giro, è diventato uno dei pochi corridori ad aver timbrato il cartellino in tutti e tre i Grandi Giri. Seguiti anche dai bookie online di cui inseriamo questa guida tecnica: effettua il login dall’Italia su slot palace casino
Il Giro perfetto del danese
Nel 2025, la sua stagione era iniziata con il consueto dominio nelle brevi corse a tappe: aveva vinto il Tour de la Provence e la Gand-Wevelgem, ma il vero obiettivo era lasciare un segno nella Corsa Rosa. Missione compiuta con tre vittorie in volata e una tenuta di forma costante che gli ha permesso di vestire anche, temporaneamente, la maglia ciclamino della classifica a punti. Pedersen non è solo potenza, ma anche strategia: sa quando partire, quando risparmiare energie e come posizionarsi in gruppo. Un maestro del mestiere.
L’attacco di Pogačar e la sfida per la maglia rosa
Ma il Giro non è solo Pedersen. A contendergli titoli, applausi e traguardi c’erano tanti altri protagonisti di livello assoluto. Su tutti Tadej Pogačar, lo sloveno che da anni domina le grandi corse con un mix devastante di resistenza, attacco e talento naturale. Già vincitore di due Tour de France, Pogačar ha fatto il suo debutto al Giro con l’obiettivo dichiarato di completare la tripletta dei Grandi Giri. Il suo modo di correre è spettacolare: attacca anche dove altri attendono, rompe gli schemi, non ha paura di rischiare. Ha conquistato diverse tappe in montagna e si è imposto come leader della classifica generale già nella seconda settimana, scalando il Blockhaus con una naturalezza disarmante.
I veterani: Thomas e O’Connor
Accanto a lui, si è messo in evidenza anche il britannico Geraint Thomas, classe 1986, che ha corso probabilmente l’ultimo Giro della carriera. Nonostante l’età, il gallese ha dimostrato una forma invidiabile e ha lottato per il podio fino agli ultimi giorni. Il suo passo regolare in salita, la capacità di leggere le fasi di gara e un’esperienza fuori dal comune lo hanno reso un punto di riferimento per il team Ineos Grenadiers.
Non ha deluso nemmeno Ben O’Connor, l’australiano della Decathlon AG2R, che ha mostrato grande coraggio e continuità soprattutto nelle tappe appenniniche. Scalatore puro, ha attaccato più volte da lontano cercando di guadagnare terreno su Pogačar e Thomas. Anche se non sempre ha centrato l’obiettivo, è stato uno degli uomini più generosi del gruppo e il pubblico lo ha apprezzato per la sua combattività.
I giovani talenti: Antonio Tiberi
Tra i giovani in rampa di lancio, spicca Antonio Tiberi, classe 2001, che ha vissuto il suo primo vero Giro da protagonista con la maglia della Bahrain Victorious. Il laziale si è distinto nelle prove contro il tempo e ha retto bene anche in salita, meritandosi la maglia bianca di miglior giovane per diversi giorni. Il futuro del ciclismo italiano sembra passare anche da lui, in un momento in cui il ricambio generazionale è più che mai necessario.
Le volate: Milan, Groves e la velocità
Il Giro 2025 ha regalato spettacolo anche nelle volate. Oltre a Pedersen, si sono messi in evidenza Jonathan Milan e Kaden Groves, specialisti degli sprint puri. Milan, già noto per le sue doti pistard, ha portato a casa una tappa a Torino e ha lottato per la classifica a punti fino all’ultima settimana, mentre Groves ha trovato il successo a Rimini in una frazione velocissima e nervosa, dove ha saputo domare un gruppo lanciato a oltre 70 km/h negli ultimi chilometri.
Il valore aggiunto di Filippo Ganna
Infine, non si può non citare Filippo Ganna, il “treno” azzurro che ha dominato le cronometro e si è anche cimentato con successo in una fuga lunga in Appennino, sfiorando il successo in solitaria. Ganna continua a essere una garanzia per l’Italia e un corridore capace di tenere testa ai migliori anche fuori dalle prove contro il tempo.
Conclusioni: un Giro tra conferme e nuovi eroi
Il Giro d’Italia 2025 è stato, come sempre, un crocevia di storie, ambizioni, ritorni e nuove conferme. Se da un lato abbiamo visto l’affermazione dei grandi nomi, dall’altro si è percepita chiaramente l’aria del cambiamento, con giovani talenti pronti a raccogliere il testimone. E in mezzo a tutto questo, Mads Pedersen si è ritagliato un posto da protagonista, con il suo stile potente e la capacità rara di farsi valere ovunque. Un campione completo, che sa vincere e convincere.