Cosa succede al corpo quando si segue una partita di calcio?

Una domanda bella da analizzare ma considerando diversi punti di vista, partiamo ad un primo presupposto: seguire una partita di calcio con interesse o senza interesse magari perché coinvolti in una serata di amici oppure in famiglia. Per sfuggire a tale noia, c’è chi apre un libro, accende un’altra televisione, insomma fa qualcos’altro per sopravvivere ad un momento che per lui o lei non interessante.

Infatti, è l’interesse che porta alla partecipazione emotiva: che porta a tifare la squadra del cuore o gli azzurri, immedesimarsi per effetto anche dei cosiddetti neuroni a specchio, ad andare contro l’avversario per effetto della competizione che sentiamo anche se non stiamo giocando noi stessi. Insomma, quando si vede una partita con interesse ci si sente giocatori e, stranamente, si diventa anche esperti di calcio pur non essendo dei tecnici.

Quante persone conoscete che non fanno sport ma si definiscono sportivi perché seguono la propria squadra?

Quante persone sentite commentare con esperienza una partita, una formazione, l’acquisto o non acquisto di un giocatore e l’ultima partita di calcetto magari l’hanno giocata quando avevano solo 5 anni?

A pensarci bene, già solo tutte queste cose a livello razionale sono inspiegabili, sentirsi giocatori guardando giocatori, entusiasmarsi, impazzire e anche morire d’infarto, quanti casi sono stati raccontati? Se non può la ragione e la semplice osservazione entra in scena la neuropsicologia e comunque la scienza. Ecco che cosa ci dice su cosa succede al corpo quando si segue una partita di calcio.

La produzione della dopamina

Facendo un po’ di ricerche, scopriamo che è la dopamina protagonista delle nostre emozioni belle o brutte quando si guarda una partita di calcio.

Si tratta di un neurotrasmettitore che regola i circuiti di ricompensa e i centri di piacere del cervello, ci aiuta anche nel controllo del movimento e nelle reazioni emotive.

In una competizione il corpo è sotto stress e vive quello che in natura si chiama atto dell’attacca e fuggi. L’allenamento del calciatore è un insieme di ragionamento, strategia e anche controllo delle emozioni oltre che di resistenza e capacità fisica.

Non c’è da meravigliarsi quando qualche volta in campo i giocatori se le danno e anche allenatore e calciatori… le parole volano, anche razziste e di poco rispetto…. i comitati tecnici sono severi nelle punizioni, esemplare il caso Ibrahimovic e Lukaku… ricamarci sopra per fare gossip per tanto tempo vuoldire non essere in sintonia con con la complessità del mondo sportivo che nella disciplina di gioco richiede anche una buona dose di self control, l’allenatore deve insegnare ai calciatori anche una base di psicologia, insomma!!! Peccato che quando si guarda una partita anche noi ci sentiamo giocatori e dovremmo studiare un po’ di psicologia!

I neuroni a specchio

I neuroni a specchio sono cellule cerebrali che si attivano quando si compie un’azione e quando la si guarda compiere ad un’altra persona. Attiva la capacità di imitazione e l’apprendimento per imitazione. Si tratta di facoltà importanti tra gli animali, in particolare i mammiferi perché permettono l’apprendimento sociale di comportamenti e anche strategie di sopravvivenza. Nello sport, praticarlo o guardarlo, significa imparare il meglio del meglio dall’allenatore, dall’esperienza diretta della competizione (si impara anche dagli avversari oltre che dai compagni), dall’allenamento con i propri compagni.

Lo sport è quell’attività umana che migliora le abilità linguistiche e logiche semplicemente parlando di sport e della squadra che si segue. Si tratta di un risultato dimostrata dalla richera della University of Chicaco, gli studiosi hanno scoperto che le regioni celebrali che controllano movimenti e coordinazione migliorano siaquando si pratica sport che quando si segue come sportivi tifosi.

Seguire una partita è un’attività fisica e mentale complessa

Proseguendo il nostro articolo, ricordiamo perché lo sport è importante: ci sono fior fior di ricerche che dimostrano come aiuti a mantenere il fisico in forma, allo stesso tempo contrasta depressione, stress, cali di autostima.

Lo sport è anche un’attività sociale, collettiva anche quando non è di squadra. Il tennista ha sempre il team, l’allenatore, l’avversario, l’arbitro e i tifosi intorno a sé. Lo sport, qualunque esso sia anche quello con i motori dove il pilota alla fine è da solo nel suo abitacolo o sul suo sellino da moto.

Lo sport essendo un’attività fisica muove il comparto cardiocircolatorio che deve essere sottoposto a controllo dal medico sportivo o specializzato. E anche seguire la propria squadra di calcio o sportiva è un’attività che muove parecchio il cuore e, come abbiamo detto, non è raro leggere di morti per infarto durante competizioni importanti e magari delusioni o momenti particolarmente attivi. Con questa conclusione, ricordiamo che l’Italia dopo la vittoria sul Galles è prima squadra del girone in attesa di conoscere l’avversario per il 26 giugno. Antepost e streaming si possono seguire anche nei portali consigliati da www.scommesse-live.eu