Quali sono le regioni leader in Italia per il turismo accessibile

Nonostante lo scenario in Italia sia profondamente cambiato, c’è ancora confusione sull’argomento di turismo accessibile. Le barriere si stanno modificando, in alcuni casi anche eliminando, ma c’è ancora molto da fare, spesso nella mente delle persone.

La confusione nasce soprattutto intorno all’argomento legato a cos’è il turismo accessibile tema complesso ma che negli ultimi anni ha riscontrato grandi cambiamenti.

Detto questo, in Italia Toscana e Sicilia sembrano essere le regioni leader per questo tipo di turismo, o detto più semplicemente si tratta di quelle che più delle altre buttano un occhio verso altri tipi di turismo e soprattutto di turista mettendo tra le loro priorità anche le varie disabilità. L’obiettivo di queste regioni, come di altre in Italia, è quello di rendere accessibili tutti i luoghi di vacanza anche ai viaggiatori con mobilità ridotta in modo che viaggiare sia un diritto per tutti e non solo un privilegio per pochi.

Sì, ma di cosa parliamo quando ci riferiamo al turismo accessibile? Si tratta dell’insieme di servizi e strutture in grado di permettere a persone con esigenze speciali (disabilità motorie croniche o temporanee, sensoriali, intellettive e relazionali) di fruire della vacanza senza ostacoli né difficoltà di alcun genere.

Quali luoghi in Italia

La Sicilia negli ultimi anni ha compiuto importanti passi avanti in questo settore. Tra le altre cose fatte, nel 2018 sono state portare a più di 70, le spiagge accessibili nella regione rispetto alle sole 10 accessibili nel 2014. In quattro anni la situazione si è evoluta diventando una delle priorità per i vertici della regione che hanno dimostrato attenzione verso l’argomento. Del resto, le richieste per il turismo accessibile sono aumentate notevolmente.

La Toscana è un’altra regione che ha sempre dimostrato attenzione verso questo tipo di turismo con strutture adeguate e accessibili a tutte le tipologie di turista senza differenza alcuna. Questo perché turismo significa libertà a 360 gradi, quindi significa rendere accessibile tutto quello che è fruibile, ciò significa qualsiasi luogo come le spiagge, i musei, il parco, la struttura ricettiva e il parco. È tra le regioni in cui sono presenti più parchi inclusivi che sono in tutto 26 contro i 33 della Puglia che in questo caso detiene il primato, i 24 dell’Emilia-Romagna e i 23 del Lazio. A non averne neanche uno sembra essere il Molise.

I parchi inclusivi in Italia, sparsi per tutte le regioni, sono circa 234, di cui 152 hanno un’altalena per sedie a ruote.

Qualche dato

In Europa, secondo alcune stime, i viaggiatori con esigenze speciali sono circa 60 milioni. In Italia si parla di 10 milioni, quindi quasi il 16,4% delle famiglie italiane. Il giro di affari per questo tipo di turismo è di 27,8 miliardi di euro. Non sempre però è possibile viaggiare a causa delle strutture che accessibili non sono.

Il paese, però, si sta muovendo partendo prima di tutto dal cambiamento delle strutture alberghiere che dovranno avere personale formato e avere specifica conoscenza delle problematiche specifiche e reali.