Dove si possono deporre le ceneri di un defunto?
Il trend in crescendo delle cremazioni
Quella di ricorrere alla cremazione è una pratica sempre più scelta anche nel nostro paese. Basti pensare che circa il 30 % delle persone ricorre alla cremazione nel momento in cui devono dare l’ultimo saluto al loro caro. Nella maggior parte dei casi, questo avviene per espressa volontà della persona, che può aver messo per iscritto il suo desiderio presso un notaio o in un’agenzia SOCREM. In questi casi non ci sarà bisogno dell’accordo dei familiari per procedere alla cremazione.
Nel caso in cui non ci sia una volontà scritta del diretto interessato sarà necessario che tutti i parenti più stretti di pari gradi esprimano il loro consenso.
Ma una domanda che sorge spontanea è la seguente: dove si possono deporre le ceneri una volta avvenuta la cremazione?
Le diverse soluzioni
In realtà le soluzioni sono diverse. Una delle prime opzioni che ci vengono in mente è la possibilità di tenere l’urna commemorativa contenente le ceneri a casa propria come ricordo.
Un’altra opzione è quella di deporre le ceneri in una zona specialmente preposta nel cimitero o nelle sue immediate vicinanze.
Dal 2001 è anche possibile disperdere le ceneri in natura anche se questo non può avvenire liberamente e senza ricevere gli opportuni permessi. Prima di quest’anno era vietato disperdere le ceneri nei luoghi all’aperto, mentre ora è possibile a determinate condizioni.
In particolare la legge dice che è assolutamente vietato effettuare questa pratica nei centri abitati e che bisogna trovarsi ad almeno 300 metri di distanza da abitazioni, fabbriche o manufatti. E’ sempre consigliato consultare i comuni di riferimento per assicurarsi della reale possibilità di disperdere le ceneri anche in un luogo particolarmente isolato come potrebbe essere una zona di montagna o un lago. Sulle Dolomiti, ad esempio, è possibile eseguire questa pratica solo in determinate zone e pagando una tassa dedicata.
La sepoltura può avvenire anche in un’area privata, benché avvenga con il consenso del proprietario e senza scopo di lucro. Anche in questo caso è opportuno accertarsi della necessità di ricevere gli opportuni permessi.
Anche la sepoltura in mare è una procedura molto spesso richiesta. Per eseguirla bisogna ottenere un permesso sia dal comune che dalla capitaneria di porto. Successivamente dovremo contattare un’agenzia funebre dotata di una barca. La dispersione deve infatti avvenire ad almeno 100 metri dalla costa. Un’agenzia funebre preparata nella cremazione Roma ed attrezzata per la sepoltura in mare ci consentirà di tenere una cerimonia appropriata nel ricordo del nostro caro che non c’è più.
Oltre alla cerimonia, sarà possibile concordare con l’agenzia un’escursione di 24-48 ore in mare.
In Italia al momento sono presenti circa 70 forni crematori, ma come dicevamo all’inizio, la direzione è quella di una sempre maggiore richiesta di questo servizio. Oltre ad essere una procedura più snella dal punto di vista burocratico, comporta meno spese legate ai servizi cimiteriali ed offre una maggiore libertà di scelta sul luogo della sepoltura.